L’auto: un privilegio

Questa è un’idea che mi ronza in testa da un bel po’ di tempo.
Ho iniziato a pensarci su quando due anni fa i parcheggi del centro di Senigallia sono diventati a pagamento.
Oggi con il caro petrolio, i parcheggi ed i pedaggi ogni giorno più cari, l’auto sta diventando sempre più un privilegio per ricchi.
Inoltre il numero di vetture in circolazione è tale che muoversi in auto in città sta diventando sempre più complicato e, in molti casi, snervante.
Infine con il lavoro di giornalista tocco con mano il numero di morti (troppo alto!) sulle nostre strade.

E’ evidente che le auto sono troppe.
Le autorità stanno cercando di disincentivarne l’uso con tasse e gabelle mentre il mercato fa la sua parte con l’aumento dei prezzi di benzina e gasolio.
Usare l’auto già oggi, ma sempre più in futuro sarà un privilegio per un numero sempre minore di ricchi.

Ma se non tutti possono utilizzare l’auto a piacimento forse è possibile trovare altri metodi per ridurne l’uso, magari più democratici?
Le associazioni ambientaliste fanno il possibile per convincere quante più persone possibili a lasciare l’auto a casa, ma, a mio avviso, senza grossi risultati.

Ecco una proposta alternativa.
Si potrebbe iniziare alzando gradualmente l’età in cui si può prendere la patente. Da 18 anni si può passare a 21 o anche più.
E poi perché dare la patente a tutti? Non dovremmo darla a chi non ha una vista da almeno 10 decimi (ed io sarei già tagliato fuori), a chi non ha buoni riflessi, a chi non è emotivamente stabile. Bisognerebbe utilizzare criteri simili a quelli per il porto d’armi.

Ovviamente questi criteri verrebbero utilizzati solo per le nuove patenti e per tutti coloro a cui la patente viene sospresa, ad esempio perché sorpresi a guidare dopo aver bevuto un po’ troppo…

Che cosa succederebbe?
La patente diventerebbe appannaggio di pochi. In tanti sarebbero costretti ad organizzarsi con altri mezzi. E se i mezzi pubblici avranno più utenti magari riusciranno anche ad offrire un servizio decente.
E se in giro ci saranno meno auto, probabilmente sarà meno pericoloso andare in bicicletta.

Si si, lo so che una cosa del genere andrebbe a rompere le uova nel paniere a persone e gruppi molto potenti… ma io credo nella forza delle idee e nella supremazia della politica, quella buona, nei confronti dei poteri economici.

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