In bocca al lupo amici Ladini!

Ladini delle Dolomiti Pochi giorni fa tre comuni veneti hanno chiesto con un referendum il passaggio al Trentino ed in particolare alla provincia autonoma di Bolzano.
A Cortina d’Ampezzo, Colle Santa Lucia e Livinallongo si parla Ladino, una lingua neolatina oramai parlata solo nelle valli del monte Sella divise amministrativamente in tre provincie e due regioni.

Il passaggio dei tre comuni all’Alto Adige sarebbe un importante passo verso la salvaguardia di una lingua parlata ormai da non più di 30.000 persone.

Due anni fa sono andato in vacanza in val di Fassa, in Trentino. Anche li si parla Ladino.
Il giorno dopo una caduta dagli sci veramente notevole ho deciso di marinare le piste e visitare il Museo Ladino. Li ho acquistato alcuni libri sulla cultura e la storia ladine che ho letto avidamente.

Gli autori lamentano come in Trentino ed in Veneto i ladini non sono ne considerati, ne tanto meno tutelati come minoranza linguistica. In Italia gli unici Ladini censiti sono quelli dell’Alto Adige.
La provincia di Bolzano ha infatti tre lingue ufficiali, l’Italiano, il Tedesco ed il Ladino e l’insegnamento del Ladino è presente nelle scuole. Da qui l’importanza del passaggio dal Veneto all’Alto Adige dei 3 comuni ladini, che spero possa diventare realtà.

Ma perché gli esperantisti si interessano del Ladino?
L’Esperanto è una lingua democratica nata con il sogno di permettere a tutti i popoli di comunicare con facilità e su base di parità.
Ciascuno compie un passo verso l’altro imparando una seconda lingua.
Non c’è quindi nessuna volontà di soppiantare le lingue locali, lingue che sono espressione di culture secolari o millenarie e che costituiscono un patrimonio preziosissimo per ogni popolo.

Questo articolo l’ho scritto per il blog degli esperantisti senigalliesi.

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