Fantasia sfrenata

Ho comprato questo libro a maggio, di ritorno da Monza, nell’edicola della stazione di Rimini quasi per disperazione perché non avevo assolutamente voglia di leggere il libro che avevo dietro.
In treno avrò letto 4 o 5 pagine, poi il libro è rimasto sul comodino a lungo. Quando l’ho ripreso mi ha subito entusiasmanto.

In realtà questo post doveva intitolarsi “Fantascienza 2” ed essere il seguito di “Fantascienza 1“, che non ho mai pubblicato e che avrebbe dovuto raccontare un episodio molto simpatico che coinvolge mia nonna Angela.
Brevemente riassumo: ho accompagnato lei e le mie cugine alla stazione di Ancona a prendere il treno per la Calabria. Parcheggiamo, entriamo in stazione e troviamo il binario su cui arriverà il treno.
Ci avviciniamo, carichi di valigie, alle scale mobili. Scendiamo e arrivati infondo ci accorgiamo che manca mia nonna. Ci giriamo e la vediamo fissare, immobile con un’espressione indescrivibile, le scale mobili.
Salgo, la prendo sotto braccio, e per la prima volta, a 80 anni, nonna ha utilizzato le scale mobili. Per lei pura fantascienza.

Torniamo al libro.
Immaginate l’umanità tra alcune decine di migliaia di anni. Ormai la colonizzazione del cosmo è realtà. L’impero dove è ambientato il romanzo si estende su 80 mondi, mondo diversi da loro per cultura e per caratteristiche ambientali, ma accomunati dal culto per l’imperatore. All’esterno dell’Impero si muovono altre civiltà, spesso in guerra con l’Impero stesso, e culturalmente molto diverse da questo.

La tecnologia di questo futuro remoto è descritta minuziosamente. Si parte da astronavi ultraminiaturizzate che si mimetizzano tra granellini di polvere a case auto costruenti ed intelligenti, fino a vestiti auto indossanti e molto altro. Per gli amanti del genere una vera manna.
La sfida della tecnologia ora è vincere la morte. E a compiere l’impresa è proprio l’imperatore che oltre mille anni fa ha compiuto un suicidio rituale rimanendo però in vita, per sempre. Ora la vita, o meglio la non morte, viene concessa solo ad un ristretto gruppo di eletti, ma sempre più numeroso. Questo basta a creare cambiamenti sociali e politici difficilmente immaginabili.

A completare lo scenario arrivano i nuovi dei, ovvero le menti composte da ogni apparecchiatura informatica di un mondo, interconnesse tra loro e capaci di calcoli e strategie impensabili. Sono adorate come Dei da una civiltà nemica dell’Impero.

Questo lo scenario in cui si muovono i personaggi di una storia avvincente, che non termina nel primo volume, ma prosegue in un secondo, appena pubblicato da Urania.

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