Un vecchio mago pazzo vestito di grigio topo e i creatori di mondi

Ho conosciuto Margaret Weis e Tracy Hickman grazie ai romanzi della saga di Dragonlance, il loro successo più grande.
Romanzo dopo romanzo, saga dopo saga, mondo dopo mondo, Weis & Hickman mi hanno condotto in un lunghissimo viaggio dove è impossibile annoiarsi, perché niente è come sembra e tutto può cambiare solo poche pagine più avanti.
Venite con me e vi traccerò una mappa dei mondi della loro fantasia.

Dragonlance
La prima e più famosa saga di Weis & Hickman è quasi infinita, anche perché visto il successo ottenuto dopo i primi titoli l’editore ha incaricato altri autori di scrivere storie ambientate nel favoloso mondo di Krynn, sullo sterminato continente di Ansalon.
Due le storie principali raccontate in questo mondo. La prima, quella dell’invasione dei terribili draghi della Regina delle Tenebre, contrastati solo da uno sparuto gruppo di eroi, composto da una coppia di barbari, un mezz’elfo , un nano, un kender e due gemelli molto diversi tra loro.
E quella del piccolo mago, sempre malato e gravato da una terribile maledizione che, contando solo su se stesso arriva a sconfiggere gli dei, o quasi.

Amo particolarmente alcune scene di queste avventure. Il più grande mago di tutti i tempi, Fistadantilius, ha radunato i suoi discepoli per scegliere il suo successore. Un potentissimo incantesimo antimagia è stato lanciato sulla sala. Sotto gli occhi attenti del maestro uno ad uno gli allievi lanciano i loro incantesimi senza nessun esito. Quando è il turno di Raistlin, tra lo stupore di tutti, l’incantesimo riesce e la stanza si riempie di luci e colori. Il giovane mago viene scelto da Fistadantilius, tra gli sguardi invidiosi degli altri.
Il suo segreto? I trucchi di prestidigitazione imparati da bambino.
No, per Weis e Hickman, niente è come sembra.

Sempre nella stessa avventura la magia si fonde ai viaggi del tempo e ad una concezione fatalistica del flusso temporale assolutamente inedita, ad una montagna di fuoco lanciata dagli dei sulla terra per punire l’ambizione degli uomini, alle guerre dei nani e alla loro città fortificata nel cuore della montagna.

Le avventure di DragonLance continuano per generazioni, e sempre stupiscono.

La Spada Nera
Il mondo di Thimallan è traboccante di magia. Tutto viene fatto sfruttando l’incredibile quantità di magia disponibile. Ma leggende parlano di una antica arte proibita, la tecnologia. Chi la pratica viene perseguitato dalla Chiesa e abbandonato nelle terribili Regioni Remote.
Il mondo è in guerra quando all’improvviso compaiono le astronavi di un altro mondo invidioso della magia di Thimallan. Seguono scontri tra maghi, giganti, feroci centauri contro cannoni laser…

La Rosa del Profeta
Questa è la mia saga preferita e, ironia della sorte, è l’unica non pubblicata integralmente in italiano. Ho letto l’originale inglese.
Il mondo è governato da 20 dei che acquistano potere in base al numero e alla devozione dei loro fedeli.
Gli dei litigano tra loro come bambini e muovono le vicende degli umani, senza che questi se ne rendano conto, come marionette.
La storia è ambientata nel deserto ed è proprio il dio delle tribù del deserto, il Dio Vagabondo a contrastare i piani del malvagio dio Quar.

Death Gate
Con questa serie di sette volumi la fantasia di Weis e Hickman ha superato ogni limite.
Immaginate questa scena, siete usciti dal labirinto, un luogo dove i potentissimi Sartan hanno rinchiuso i malvagi e altrettanto potenti Patryn, creature che umani, elfi e gnomi venerano come dei. Solo dopo alcune generazioni i primissimi Patryn sono riusciti ad uscire da questa trappola mortale.
Ebbene proprio qui trovate un mago capace di uscire dal terribile Labirinto con facilità. Gli chiedete il nome e lui vi risponde: “Il mio nome è Bond, James Bond“.
Il lettore è decisamente disorientato, ma continuando a leggere si scopre che questa affermazione è assolutamente logica.
La storia si dipana per 5 mondi, ognuno con la sua propria storia, le sue leggende, i suoi protagonisti, ed un filo conduttore che, insieme all’esploratore Haplo, collega tutta la storia. Una storia dove tutti, magari involontariamente, sono cattivi, o incapaci di fare nulla di buono. Tutti tranne un piccolo gnomo idealista che arringherà la folla con una non proprio originale frase ad effetto: “Lavoratori di tutti i mondi, unitevi!

Starshild
Il primo equipaggio umano che si allontana dal sistema solare fa una scoperta terribile: l’universo non è omogeneo ma è diviso in zone. In alcune funziona un tipo di tecnologia, in altre funziona la magia, in altre ancora le energie spirituali o qualche altro tipo di tecnologia.
In questa vasta galassia eterogenea è possibile incontrare di tutto, e vivere ogni genere di avventure.
Particolarmente interessanti le menti artificiali, capaci di diventare sempre più potenti man mano che crescono. L’unica tecnologia in grado di funzionare in tutta la galassia senza eccezioni.
Interessanti e letali quando si ribellano all’umanità.

Le avventure di Weis & Hickman continuano con altre saghe, tuttora in corso di pubblicazione. In quasi tutti questi mondi c’è un personaggio che incontriamo, sempre uguale a se stesso.
Si tratta di un vecchio mago che da chiari segni di squilibrio mentale. Ha una luce magica che gira intorno al suo cappello, che non trova mai fino a che qualcuno non gli fa notare che lo ha in testa.
Il suo vestito è talmente vecchio e logoro che l’originale colore bianco è ormai un grigio topo.
Mai il vecchio mago è quello che sembra, e senza il suo aiuto o i suoi consigli difficilmente il protagonista potrebbe arrivare vivo all’ultima pagina. Il suo nome? Fizban, Zanfib, Zibnaf… o anche James Bond!

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