Prima il bidone, poi la querela

Succede che compri i mobili di casa. Succede che i mobili hanno qualche problema. Succede che l’assistenza impiega un anno a sistemare tutto. Succede anche che racconti la disavventura sul tuo blog.
E succede, infine, che il titolare dell’azienda responsabile del disservizio abbia il coraggio di querelarti chiedendo 400.000 € di danni!

E’ proprio quello che è successo al mio amico Sergio.
La ditta in questione è la Mosaico Arredamenti.

Sergio ha deciso di rimuovere il suo post, che però ho letto, corredato di commenti, grazie alla cache di Google.
Nel post di Sergio non c’è nulla di diffamatorio, solo un racconto di eventi ben documentabili.
Ne ho salvata una copia per chi volesse verificare.

Il commento con cui Andrea Rossetti, titolare della Mosaico, ha annunciato la sua querela è qui.

I blogger non hanno lasciato solo Sergio. Marco ha lanciato una petizione per far ritirare la querela. Io sono il 115 firmatario. Invito tutti i blogger a firmare.

Io sto dalla parte di Sergio incondizionatamente, ed è ovvio, sono suo amico.
Ci sono però due fatti oggettivi che mi permettono di esprimere un giudizio sulla Mosaico:

– Sergio non ha sparato a zero sulla Mosaico, non l’ha offesa, ha semplicemente raccontato i fatti.

– Circa un anno fa, un altro mio amico blogger ha criticato una marca di abbigliamento. Il responsabile marketing della firma gli ha scritto, dicendo che trovava diffamatorio il suo post. Il mio amico, non volendo problemi, ha cancellato il post e la cosa non ha avuto seguito.
Il Sig. Rossetti, amministratore della Mosaico non ha nemmeno avuto la cortesia di avvertire prima.

Questo mi basta perché il giudizio morale sia assolutamente negativo.

Il discorso però è ben più complesso, ed esula dalla vicenda di Sarnari-Mosaico.

Si tratta di una pratica ormai diffusa di intimidazione nei confronti dei blogger. Forse Intimidazione è una parola grossa. Ma è di questo che si tratta.
Si vuole spaventare il piccolo blogger, impedirgli di esercitare il suo legittimo diritto di critica.

Questo non possiamo accettarlo.
E’ necessario creare un movimento di opinione che difenda i blogger e cerchi di varare leggi che tutelino maggiormente i “piccoli”.
E ovviamente è necessario restare uniti tra noi blogger per sostenerci a vicenda.
Potrebbe essere una buona idea quella di creare un fondo comune per pagare eventuali spese legali.

Con questo, ovviamente, non voglio dire che chi si senta diffamato non abbia il diritto di difendersi, anche legalmente. Ma pretendere che prima di fare una denuncia ci siano delle basi concrete non mi sembra eccessivo.

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